Saype: graffiti biodegradabili trasformano i prati in opere d’arte
Guillaume Legros è un artista franco-svizzero che nel 2019 è stato inserito dalla rivista Forbes tra i 30 giovani più influenti al mondo nel campo dell’arte e della cultura; il suo nome d’arte, Saype, è la contrazione delle parole inglesi say e peace, letteralmente «di’ pace». Cresciuto artisticamente realizzando graffiti nelle strade, dal 2013 inizia a dedicare tutto il proprio impegno alla sperimentazione di nuove tecniche che lo rendono in poco tempo uno degli artisti più apprezzati ed influenti nel panorama della Land art.
Land art e vernice biodegradabile
Ma cosa è la Land art? Riprendendo la definizione della Treccani, la Land art è «una forma d’arte contemporanea sorta intorno al 1967 negli Stati Uniti e caratterizzata dall’abbandono dei mezzi artistici tradizionali per un intervento diretto dell’operatore nella natura e sulla natura»; le opere artistiche legate a questa concezione dell’arte «hanno per lo più carattere effimero e restano affidate specialmente alla documentazione fotografica e video, a progetti, schizzi».
Un’arte effimera dunque, nella pratica, che però sopravvive grazie alle testimonianze fotografiche dell’artista e di chi si imbatte nell’opera; questo perché prima o poi l’opera vera e propria cesserà di esistere: gli affreschi realizzati da Saype possono resistere dai 14 ai 90 giorni, in base alla velocità con cui cresce l’erba su cui sono stati realizzati. La vernice con cui sono realizzati è stata pensata dallo stesso Saype, che ha dedicato più di un anno a creare una vernice che fosse naturale e totalmente biodegradabile.
Beyond Walls Project
Dal 2019 l’artista franco-svizzero si è dedicato al progetto Beyond Walls, che ha come tema centrale la solidarietà tra popoli; simbolo di questi progetto sono due braccia intrecciate tra loro, a rappresentare un sostegno reciproco tra comunità di persone. La prima opera di questa serie è stata realizzata da Saype a Parigi, nei pressi della Tour Effeil, a cui sono seguite numerose mani intrecciate create dall’artista sui prati di tutto il mondo.
«Il progetto Beyond Walls» scrive Saype sul proprio sito, «mostra mani intrecciate, che si allungano, si stringono e si uniscono in uno sforzo comune al di là di tutti questi muri che separano gli uomini e li racchiudono in uno spazio mentale o geografico».
di Emanuele Di Tota